Mostra Paolo Icaro Antologia/Anthology 1964/2019 – Gam Torino

Paolo Icaro Antologia/Anthology 1964 – 2019 – GAM Torino è il titolo della mostra di una delle più significative figure dello scenario dell’arte italiana. Visitabile alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, dal 20 settembre al 1 dicembre 2019, la mostra racchiude 55 anni di lavoro dell’artista torinese, che comprendono una cinquantina di opere, alcune delle quali compiute proprio in virtù della mostra. Negli ultimi anni si assiste ad un crescente interesse nei confronti da parte della critica, istituzioni museali, nonché dalle giovani generazioni nei confronti della sua opera. La GAM ospita con orgoglio la mostra Paolo Icaro Antologia/Anthology 1964/2020, proprio nella città che ha tratto le origini della propria storia personale e professionale.

“L’esposizione propone una rilettura dell’opera di Icaro che intende mostrare la continuità e l’evoluzione del pensiero poetico dell’artista attraverso i decenni – afferma la curatrice –  la sua cifra più propria, la costante riflessione dell’artista che incessantemente rilegge lo spazio e la scultura alla luce di un principio trascendente per il quale la vita delle forme coincide con il senso del divenire, dove il mondo sensibile è illuminato dalla forma vitale del tutto, dove nulla è visto nella luce asettica e atemporale del pensiero, ma tutto nasce nel fluire del tempo, tutto viene alla luce del mondo impastato d’universale e d’umano. E’ una mostra in cui il percorso tende a compiersi e riavviarsi su sè stesso, nel quale le energie creative vanno esprimendosi in un crescendo in cui ogni seme di riflessione torna a parlare ad anni di distanza con sviluppi di inesauribile vitalità”

La mostra realizzata con costante interesse ed impegno da parte del museo nei confronti di un grande artista, che vanta di far parte delle collezioni della GAM  da ben 50 anni, 1967, grazie all’opera Bicilindrica, vale a dire un cemento del 1965, annesso al nucleo di opere del Museo Sperimentale  di Eugenio Battisti. Negli anni successivi altre sei opere, di particolare rilevanza storica si sono aggiunte a testimoniare la stagione dei primi anni ottanta, per merito dei fondi della Città di Torino e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

 

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