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I Sentieri dei Frescanti: tra siti affrescati, castelli, chiese cittadine e cappelle campestri nel Roero
I Sentieri dei Frescanti sono un percorso unico tra siti affrescati, castelli, chiese cittadine e cappelle campestri nel territorio del Roero.
Dopo il successo ottenuto lo scorso anno con oltre 1500 ingressi in dieci giornate, anche e soprattutto nel 2021 è possibile andare alla scoperta dei Sentieri dei Frescanti, un grande museo artistico diffuso punteggiato da luoghi ricchi di fascino, storia, tradizioni e valore artistico. Tutto il calendario è disponibile sul sito Ecomuseo delle Rocche.
Grazie a queste aperture straordinarie gratuite si possono ammirare gli affreschi della Cappella di San Ponzio a Monticello d’Alba, i più antichi, databili intorno al X secolo, o ancora immergersi nella bellezza delle pitture murarie più recenti di metà ‘700 in stile Barocchetto di Magliano Alfieri e Guarene, dove trionfano gli effetti ottici, le prospettive e le architetture.
Il circuito racconta una realtà monumentale e artistica molto complessa, espressione di secoli di cultura, devozione religiosa, e avvicendamenti di proprietà signorili. Si snoda infatti attraverso castelli, chiese cittadine, cappelle campestri, un tempo asilo e protezione per i pellegrini che percorrevano le strade e i sentieri del Roero insieme ai commercianti, ai soldati, ai contadini e ai briganti. È il racconto della devozione popolare e della sua evoluzione narrativa nei secoli, che vede il trasformarsi delle figure, delle geometrie, dei colori, e anche la dedizione ai santi protettori, la cui presenza è una costante nei vari affreschi.
I Sentieri dei Frescanti si presentano come un grande museo artistico diffuso, unico nel suo genere e nel panorama culturale piemontese, nato dalla sinergia di dieci comuni – Magliano Alfieri, Castagnito, Castellinaldo d’Alba, Guarene, Vezza d’Alba, Santa Vittoria d’Alba, S. Stefano Roero, Ceresole d’Alba e le recenti aggiunte di Monticello d’Alba e Sommariva Perno – per condividere il patrimonio storico artistico del Roero, rappresentato da una significativa panoramica di pregevoli affreschi, i cui autori molto spesso sono sconosciuti. È questa infatti una zona riconosciuta come un crocevia per gli artisti dell’epoca e dove c’erano botteghe di pregio, come quella del misterioso maestro di Vezza d’Alba, autore dell’Annunciazione.
Sette secoli di arte e storia si svelano così attraverso numerosi percorsi che diventano un’opportunità unica per scoprire beni artistici ancora poco conosciuti, ma non per questo meno preziosi, visitando allo stesso tempo il Roero: un territorio ricco di biodiversità, di tradizioni gastronomiche, con una grande varietà di prodotti agricoli e ortofrutticoli – tra i prodotti peculiari del Roero si ricordano le albicocche (Magliano Alfieri), le fragole (Ceresole d’Alba e Sommariva Perno), le pere Madernassa (Guarene e Vezza d’Alba) e le pesche (Canale e Castellinaldo d’Alba) – e una fitta rete di sentieri tematici segnalati che attraversano il peculiare ecosistema delle Rocche.
Questa labirintica e spettacolare dorsale di gole, nude pareti a picco, guglie e pinnacoli di sabbia che si estende per oltre 30 km da Pocapaglia a Cisterna d’Asti, è il risultato di un insolito fenomeno geologico di erosione del fiume Tanaro in epoca glaciale. Un ecosistema delicato, e per questo appunto tutelato dall’Ecomuseo delle Rocche, che si mostra ai visitatori in una rete di percorsi naturalistici ad anello da percorrere anche a piedi o con e-bike (bicicletta elettrica a pedalata assistita) che toccano i temi della natura, della geologia, antropologia, arte e storia, permettendo così di conoscere le bellezze e le peculiarità del territorio e dei vari ambienti che lo compongono.
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