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Il Sistema delle Residenze Reali Sabaude, un partimonio Unesco di meraviglie
Il sistema delle Residenze Sabaude ha origine nel 1563 quando il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, fa di Torino la capitale del ducato e decide di avviare un progetto di riorganizzazione complessiva del territorio con l’obiettivo di celebrare il potere assoluto della casa regnante.
I suoi successori, tra il XVII e il XVIII secolo, realizzano il programma con l’organizzazione della Zona di Comando nel centro della città e la creazione di un sistema di maisons de plaisance, la Corona di Delizie, mediante la ristrutturazione e ridefinizione di residenze preesistenti e la costruzione di nuovi edifici, destinati alla pratica venatoria e al loisir della corte.
Tra il XVI e il XVIII secolo la dinastia sabauda volle circondarsi come molte dinastie regnanti di un sistema di residenze progettate e realizzate dai più importanti architetti dell’epoca: teatro della vita di corte e testimonianza dell’autorità acquisita, luoghi di svago e palazzi di piacere lungo i fiumi, sulla collina e nelle campagne
Il sito totale è composto da 22 edifici, 11 situati nel centro di Torino, gli altri distribuiti intorno alla città.
Il carattere unitario del complesso di edifici, che rappresentano un panorama completo dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, è dato dalla omogeneità stilistica dovuta al gruppo di architetti e artisti di corte operanti come Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri, Claudio Francesco Beaumont.
La cosiddetta Zona di Comando è un ampio complesso di edifici connessi alla corte, dove il potere veniva esercitato nelle sue forme politiche, amministrative e culturali e comprende il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, il Palazzo della Prefettura e Archivio di Stato, la Facciata del Teatro Regio sopravvissuta ad un incendio nel 1936, l’Accademia Militare , la Cavallerizza Reale , la Regia Zecca, Palazzo Chiablese, Palazzo Madama, Palazzo Carignano .
La Corona di Delizie è un sistema di residenze extraurbane dedicate allo svago, alle feste e alla caccia che, disponendosi a raggiera intorno a Torino, rimarcano il ruolo centrale della capitale. Le residenze comprendono Castello del Valentino, Villa della Regina, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, il Castello di Venaria Reale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Agliè, il Borgo Castello de La Mandria, il Castello di Racconigi, Castello e Agenzia di Pollenzo , il Castello di Govone.
Durante la XXI sessione del World Heritage Committe dell’Unesco le Residenze Reali Sabaude furono iscritte come sito seriale alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
L’UNESCO riconosce nelle Residenze Reali Sabaude
- L’eccezionalità dell’architettura monumentale e della pianificazione urbanistica degli edifici di comando e di loisir che i Savoia costruirono e abitarono a partire dal primo Seicento, espressione di una delle forme più complete e riuscite di “monarchia assoluta”
- Un sistema complesso e unitario caratterizzato da una inedita simbiosi tra natura e cultura, che intreccia spazio urbano e pianificazione del paesaggio che a partire da centro della città capitale, Torino, si dirama nel territorio della Regione Piemonte.
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