Curiosità
“Monferrato a occhi chiusi”: un progetto per ipovedenti e non vedenti
Il progetto è nato con l’obiettivo di garantire la piena inclusione di ipovedenti e non vedenti e l’accessibilità culturale del patrimonio presente nel territorio del Monferrato
TORINO – “Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi”. Così affermò la famosa scrittrice Helen Keller riferendosi all’uguaglianza del sentire e del conoscere tra tutte le persone, al di là dei propri handicap fisici e mentali.
In questi ultimi anni finalmente nel nostro paese si inizia a porre l’attenzione sul rispetto dei diritti di tutti per costruire una società inclusiva e giusta per tutti i suoi abitanti. Questi sono tutti temi urgenti e molto importanti che sottendono il desiderio di “non lasciare nessuno indietro” e di permettere ad ogni individuo, qualunque sia la sua storia personale e le sue possibilità, di godere dei propri diritti. Il tema del turismo accessibile alle persone con disabilità nel nostro paese sta iniziando a fiorire sebbene non sia ancora molto sviluppato: secondo una ricerca condotta dall’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, si stima che il tema del turismo accessibile in Italia riguardi oggi circa 4 milioni di persone. Solo 45 comuni italiani su 8mila sono “Bandiera lilla”, ovvero destinazioni che lavorano per migliorare la propria accessibilità turistica. Eppure sono oltre 3 milioni le persone con disabilità in Italia che, nelle giuste condizioni, potrebbero diventare turisti e viaggiatori Un Paese come l’Italia con i suoi 58 siti Unesco, deve presentare al mercato un’offerta turistica universale, realmente inclusiva, che non distingua i destinatari tra ospiti con bisogni speciali e ospiti che non necessitano di particolari esigenze.
Da tutte queste importanti considerazioni nasce “Monferrato a occhi chiusi”, un progetto promosso dall’ Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (APRI-odv) in collaborazione con l’Associazione Amici di Castelli Aperti eR.P. Liguria ODV associazione di volontariato che si occupa di gravi malattie della retina.
Il progetto, finanziato dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Territori in luce”,è nato con l’obiettivo di garantire la piena inclusione di ipovedenti e non vedenti e l’accessibilità culturale del patrimonio presente nel territorio del Monferrato.
L’iniziativa si è concentrata inizialmente su quattro luoghi specifici appartenenti al circuito di Castelli Aperti: il borgo di Rosignano Monferrato, Villa Ottolenghi ad Acqui Terme, il castello di Piovera e la Gipsoteca di Bistagno. Per ognuno dei siti sono state compiute specifiche azioni per abbattere le barriere comunicative e rendere i luoghi stessi accessibili agli ipovedenti e ai non vedenti.
In particolare sono stati forniti dei pannelli tattili con le seguenti caratteristiche: testi ingranditi e contrastati per gli ipovedenti, testi in alfabeto Braille per i non vedenti, immagini in rilievo dei soggetti rappresentati video-audioguida di approfondimento attivabile attraverso un QR-code tattile.
Per ogni luogo sono state realizzate delle guide cartacee realizzate in caratteri normali e Braille e che saranno disponibili per tutti i visitatori.
Parallelamente a queste attività sono state realizzate delle giornate di formazione specifica sull’approccio alla disabilità visiva a favore degli operatori turistici.
“Siamo molto contenti di aver portato i nostri supporti all’accessibilità turistica anche nella Provincia di Alessandria, dopo aver già operato con successo nel Torinese, Cuneese e Canavese – dichiara Marco Bongi, presidente dell’Associazione Apri – sarebbe infatti nostra intenzione creare una sorta di standard operativo di qualità che possa positivamente coniugare il valore dell’inclusività con le esigenze di economicità richieste oggi dal mercato. Non si tratta, del resto, di ausili dedicati ma di prodotti fruibili da tutti, disabili e non.”
“L’Associazione Amici di Castelli Aperti si sta impegnando molto affinché i beni appartenenti al proprio circuito possano essere accessibili a tutti – dichiara Marinella Chiavero, presidente dell’Associazione Amici di Castelli Aperti. – Il progetto “Monferrato a occhi chiusi” è un ulteriore tassello in questo percorso che, grazie alla collaborazione con Apri e al sostegno della Compagnia di San Paolo, ha portato alla creazione di audioguide anche in altri luoghi del Monferrato: come il borgo di Ozzano Monferrato, il castello di Pozzolo Formigaro, il castello Sannazzaro di Giarole, Palazzo Lignana di Gattinara a Rivalta Bormida”
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