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La fiaba di Raperonzolo in scena al Teatro Concordia di Venaria
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Andra in scena domenica 23 febbraio al Teatro Concordia, per Favole a Merenda, “Raperonzolo”, la fiaba classica arricchita da suggestioni di racconti più recenti, come “Coraline e la porta magica”. Appuntamento alle 16.
È la fiaba di una bambina che si troverà a vivere in due “famiglie”, sempre sognando di uscire e attraversare il bosco, che, segreto e misterioso, circonda entrambe le sue case. È la storia di un incontro con un principe, di un amore che la farà sognare e le regalerà coraggio e ali per cominciare a volare.
I protagonisti sono madri, padri, matrigne e principi, ma soprattutto, protagonista è una bambina che vuole affrontare il bosco – fatto di paure, solitudine, desideri – per poter infine crescere.
La scelta di parlare il linguaggio della fiaba nasce dalla consapevolezza che le favole, create dalla cultura di ogni popolo, al di fuori del tempo e dello spazio, evocano situazioni che consentono al bambino di affrontare e metabolizzare le reali difficoltà della vita. Le fiabe aiutano a tradurre in immagini visive gli stati interiori, aiutano a trasferire alla realtà significati nascosti. Insomma, danno forma ed elaborano l’inconscio del mondo.
“Raperonzolo” è uno spettacolo d’attore in cui la suggestiva scenografia creata da Michelangelo Campanale entra come terzo elemento nella costruzione del racconto. La parte musicale è ispirata alle musiche del film “Coraline e la porta magica”. La drammaturgia originale si nutre quindi di un equilibrio tra la parola, il gesto e l’azione scenica, la musica, la storia e la trama.
La trama
La fiaba di Raperonzolo viene rivissuta e narrata da due figure femminili (tutti siamo un po’ Raperonzolo) che attraversando il bosco ne trovano le tracce tra le foglie e gli alberi. La storia è quella nota: un uomo e una donna vivevano accanto a un meraviglioso giardino protetto da alte mura, che apparteneva a una potente strega.
Essi desideravano ardentemente un figlio e, quando la donna rimase finalmente incinta, fu presa da una gran voglia di mangiare alcuni raperonzoli che crescevano nel giardino della vecchia maga. Durante la notte il marito scavalcò le alte mura per procurargliene qualche mazzetto, ma si ritrovò faccia a faccia con la strega.
Questa, nonostante le giustificazioni dell’uomo, decise di punirlo, consentendogli di tornare a casa con i raperonzoli sottratti a condizione che, una volta nato, il bambino tanto atteso fosse consegnato proprio a lei al compimento del dodicesimo anno. Disperato, l’uomo alla fine acconsentì.
Il tempo passò e nacque una bella bambina. Quando la bimba compì 12 anni, la strega la prese con sé e la chiuse in un’alta torre senza porte e senza scale nel mezzo del bosco. Un giorno il figlio di un Re, che per caso passava nei dintorni, sentì Raperonzolo cantare e fu rapito dalla sua incantevole voce. L’incontro con il principe diviene spinta decisiva per fuggire dalla torre e trovare una propria strada nel mondo.
Informazioni utili
Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)
Domenica 23 febbraio, ore 16
Raperonzolo. Il canto del crescere
Testo e regia Renata Coluccini
In scena Cristina Liparoto e Sabrina Marforio
Scene Michelangelo Campanale
Costumi Laboratorio LeLabò
Disegno luci Marco Zennaro
Direttore di produzione Franco Spadavecchia
Produzione Teatro del Buratto
Dai 5 ai 10 anni
Biglietti: adulto 10 euro – bambino 7 euro
011 4241124 – [email protected]
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