Natura
Il 6 aprile la Tratta Piemontese dell’Equiraduno dell’Anno Santo

Prenderà il via il 6 aprile dall’Ippodromo di Vinovo, in provincia di Torino, la Tratta Piemontese dell’Equiraduno dell’Anno Santo, una delle tre grandi carovane equestri che, nel corso della primavera 2025, raggiungeranno Roma in occasione del Giubileo. L’intero progetto – promosso nell’ambito del Giubileo a Cavallo – mette in cammino tre diversi percorsi: la Francigena, la Romea Germanica e la Romea Strata, uniti in un unico grande pellegrinaggio che vedrà confluire centinaia di cavalieri, cavalli e appassionati da ogni parte d’Italia e d’Europa verso la capitale della cristianità. Un cammino fatto non solo di fede, ma anche di radici, identità, sostenibilità e amore per il territorio.
Un momento fortemente simbolico si vivrà il 9 aprile a Portacomaro, nell’Astigiano, paese d’origine della famiglia di Papa Francesco. Lì, i cavalieri incontreranno una cugina del Santo Padre e il sindaco, che consegnerà un oggetto da portare idealmente in dono a Roma. È proprio da questo piccolo borgo che la Tratta Piemontese prenderà il suo vero avvio spirituale, saldando il senso del cammino a quello della memoria familiare e delle radici.
Il viaggio proseguirà attraverso paesaggi e borghi che raccontano il cuore autentico del Piemonte e dell’Appennino settentrionale. Tra colline e vigneti, mandrie e pascoli, si toccheranno luoghi come Mandrogne, Carezzano e Momperone, terre dal sapore rurale e profondo, in cui la lentezza del cavallo si sposa con quella di un’umanità antica. Il 13 aprile, a Varzi, nel cuore dell’Oltrepò pavese, ci sarà uno dei momenti più attesi: l’incontro con i cavalieri della Tratta Lombarda, in una giornata di condivisione, festa e spirito pellegrino. Da lì, le due carovane proseguiranno insieme, attraversando la suggestiva Val Trebbia fino a Bobbio, uno dei centri monastici più importanti d’Europa grazie alla figura di San Colombano. Il percorso continuerà poi tra le valli piacentine e i crinali appenninici, fino a raggiungere Bardi, patria della razza equina bardigiana, una delle poche razze autoctone italiane, storicamente utilizzata per il trasporto e oggi al centro di progetti di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio rurale.
Infine, dopo aver attraversato la Lunigiana e fatto tappa a Borgo Val di Taro, i cavalieri giungeranno il 19 aprile a Pontremoli, porta toscana della Via Francigena, completando simbolicamente la rete dei cammini storici che, in questa edizione straordinaria, si riuniscono in un’unica grande esperienza di cammino.
Tutto il tracciato della Tratta Piemontese segue fedelmente l’ideale percorso della Via Francigena, ma con una variante importante: per evitare i tratti più urbanizzati e asfaltati, è stato progettato un itinerario parallelo, specificamente pensato per i cavalli, fatto di sentieri, strade bianche e passaggi in natura. Un progetto innovativo, nato dalla collaborazione tra la Rete di Imprese Final Furlong e l’Associazione Natura a Cavallo, che rende accessibile la Francigena anche all’equitazione di lunga distanza e promuove un modello di turismo lento e sostenibile, che rispetta l’ambiente e valorizza il paesaggio.
Dopo la tappa di Pontremoli, la carovana si sposterà a Pisa, da dove il 23 aprile ripartirà in direzione sud, attraversando la Toscana e il Lazio, per poi fare il suo ingresso trionfale a Roma. L’arrivo è previsto in Piazza San Pietro, dove tutte le tratte convergeranno per un saluto collettivo al Papa e una benedizione dedicata ai pellegrini a cavallo, suggellando un’esperienza unica nel suo genere.
L’Equiraduno dell’Anno Santo 2025 è molto più di una traversata: è un progetto che unisce comunità, riscopre sentieri dimenticati, racconta storie, e invita a camminare – o meglio, cavalcare – verso ciò che davvero conta. Un gesto semplice, ma potente, per riscoprire sé stessi lungo il cammino.


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