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Regole e disposizioni per chi vuole praticare alpinismo o turismo in montagna e per i gestori dei rifugi in Piemonte ed i consigli del CAI
Per gli amanti della montagna e per i gestori dei rifugi alpini la regione Piemonte ha emanato delle regole socio-sanitarie, i così detti protocolli, per chi volesse intraprendere delle attività sportive e non e per chi ha in gestione dei rifugi. Oltre al Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.68 del 13 giugno 2020, anche il CAI, Club Alpino Italiano, ha promulgato una serie di consigli e regole per praticare alpinismo o anche solo del turismo di montagna in maniera sicura.
Il decreto regionale
L’entrata e l’accesso al rifugio è contingentata in base al numero previsto e si potrà accedere solo se si è provvisti di mascherina. Partendo dall’esterno del rifugio, quando possibile, è bene delimitare l’area circostante, in mododa regolamentare il più possibile l’accesso. Quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato. É opportuno, ove possibile, provvedere alla copertura esterna con gazebi, tende, pensiline, limitando così l’eccessiva pressione all’entrata del rifugio. Se è presente un plateatico, cioè dei tavoli con delle panche esterne, è necessario predisporre un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l’incrocio delle persone. Per i rifugi oltre i 3000 metri l’area non può essere considerata usufruibile.
Per quanto concerne l’interno dei rifugi, all’ingresso dell’area deve essere apposto un dispenser con il disinfettante per le mani. Il gestore dovrà invitare gli ospiti al rispetto della distanza sociale di almeno un metro e l’utilizzo di mascherine. Il distanziamento non riguarda le famiglie, persone congiunte o che condividono la stessa camera, ed una parte dei coperti deve essere riservata per eventuali prenotazioni. È obbligatorio utilizzare tovaglie/ tovagliette monouso e disinfettare il tavolo e le sedute prima che i commensali ne usufruiscano. Non può essere effettuato servizio al banco ma solo al tavolo. Nel caso in cui la struttura raggiunga il limite massimo di capienza, il gestore dovrà mettere un cartello fuori che blocchi l’accesso.
Il pernottamento e il servizio pasti è possono essere erogati preferibilmente previa prenotazione e in ogni caso dovrà essere tenuta la registrazione per almeno 14 giorni delle presenze interne alla struttura.Per spostarsi tra le stanze ed i locali del rifugio è obbligatorio indossare la mascherina; è vietato muoversi nella zona notte dei rifugi con gli scarponi, ma solo utilizzando ciabatte proprie. La pulizia e disinfezione dovrà essere realizzata almeno due volte al giorno, verrà in oltre fornito ai clienti un kit di pulizia. All’ingresso di ogni camera dovrà essere previsto un dispenser gel, le lenzuola dovranno essere monouso o lavabili a 90 ºC, anche se è obbligatorio l’uso del sacco a pelo personale.
Le raccomandazioni CAI
Seguite le regole per i rifugi della regione Piemonte, anche il CAI, Club Alpino Italiano, ha diramato una serie di consigli da seguire per poter passare una vacanza o anche una semplice scampagnata in montagna in perfetta sicurezza. Per la promozione dell’escursionismo in montagna nasce anche “Sicuri sul sentiero” con l’intento di condividere accorgimenti e consigli per passare in sicurezza l’estate in montagna ai tempi del Covid-19. L’evento si terrà in diretta streaming sulla pagina Facebook ufficiale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e sulla pagina di The Post Internazionale. La diretta video è prevista sabato 20 giugno alle 21:00. Tra gli ospiti, ci saranno istruttori del Soccorso alpino e speleologico, testimoni diretti di salvataggi particolarmente complessi e personalità della montagna.
Il Club alpino consiglia di programmare più mete ma con poche persone. Allo stesso tempo, dovranno essere privilegiate le escursioni giornaliere che richiedono trasferimenti limitati. Sono sconsigliate le escursioni che prevedono ferrate o itinerari che prevedono materiali di uso comune, come le corde.Si consiglia di favorire escursioni che approfondiscono aspetti culturali o antropologici e allo stesso tempo privilegiare località dove sono presenti rifugi CAI. Il numero di partecipanti non deve essere superiore a dieci, con due accompagnatori. Questi ultimi devono essere dotati di occhiali protettivi.
La preiscrizione e l’accettazione sono obbligatorie. Possono partecipare all’escursione solo persone che non sono soggette a quarantena, che non sono a conoscenza di essere state a contatto con persone risultate positive negli ultimi 14 giorni e che sono in grado di certificare una temperatura corporea inferiore ai 37,5° C. La località di partenza va raggiunta con mezzi propri, nel rispetto delle norme nazionali e regionali che regolano il trasporto delle persone.Durante la marcia a piedi va tenuta una distanza di due metri per chi va a piedi e di cinque per chi sceglie la bicicletta.Sono vietati gli scambi di attrezzatura, oggetti, cibi e bevande. Si fa obbligo ai partecipanti di portare con sé mascherine e gel igienizzante a base alcolica.
Sono state pubblicate anche le nuove disposizioni della regione Piemonte che è possibile vedere al link qui sotto:
Nuove linee guida in Piemonte per i rifugi alpini ed escursionistici
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