Musei
Museo Anatomia e Antropologia Criminale di Torino anche online per visitare tutte le raccolte dei musei
Il Museo di Anatomia umana e quello di Antropologia Criminale di Cesare Lombroso non si fermano di fronte alla chiusura per il Covid19 ed offrono servizi online, attività e vaste collezioni da visitare accompagnate da una didascalia che racconta la loro storia.
Il Museo di Anatomia umana fu trasferito nel 1898 al Palazzo degli Istituti anatomici in locali monumentali appositamente costruiti con un’architettura che sottolinea il prestigio della scuola anatomica torinese a fine Ottocento.
Il museo espone preparati a secco e in liquido, modelli in cera, cartapesta e legno, oltre a collezioni di interesse antropologico, frenologico, primatologico.
Il sito ufficiale del museo di anatomia umana Luigi Rolando è composto da delle sezioni che offrono particolari attività online.
Nella sezione , i racconti del museo, vengon condivisi i racconti estratti dalla pubblicazione dal titolo “Invito al museo. Nove racconti e una poesia”, per suggerire una visita al Museo di Anatomia curata da Giacomo Giacobini.
Si tratta di testi tratti da opere letterarie con riferimenti più o meno diretti alle collezioni del museo.
Per i più piccoli il museo ha creato una pagina dedicata, dove si possono trovare dei racconti animati con immagini alla scoperta del corpo umano.
E’ possibile visitare il museo virtualmente, attraverso video che illustrano le raccolte presenti all’interno del museo e la struttura.
All’interno della sezione collezioni, sono presenti le schede dei modelli in cera del museo, che spiegano cosa si sta osservando.
La visita virtuale, inoltre è accompagnata da due pieghevoli con sintetici racconti di 22 oggetti scelti.
Il Museo di Antropologia criminale espone le collezioni raccolte prevalentemente per gli studi di Cesare Lombroso nella seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento, composte da preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzate da internati nei manicomi e nelle carceri.
All’interno del sito del museo sono presenti alcune fotografie che fanno parte del prezioso fondo archivistico che spiegano cosa si sta osservando.
Sono presenti anche brevi video realizzati da amici collaboratori del Museo a casa durante il lockdown, con il racconto di un’esperienza, una storia, una testimonianza legata alle collezioni museali.
E’ possibile effettuare una visita virtuale del museo attraverso un video alla scoperta delle collezioni e della struttura del museo.
Sul sito è presente anche una pianta espositiva del museo, cliccando con il mouse sulle varie scritte si può accedere virtualmente alle aree del museo .
All’interno della sezione, sala espositiva si possono trovare i lavori presenti nel museo con immagine dettagliata e spiegazione di questi.
Inoltre è possibile vedere la straordinaria collezione di circa 100 ceramiche (orci per l’acqua) incise dai detenuti delle carceri “Le Nuove” e “La Generala” di Torino, in una installazione interattiva che permette la visione a 360 gradi di ciascun oggetto, grazie alle tecniche di 3D imaging.
Il visitatore può quindi interagire con i modelli 3D direttamente sulle postazioni touch screen e sul proprio smartphone o tablet provvisto di app per la lettura del QR-code.
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