La necropoli longobarda di Sant’Albano di Stura

La necropoli longobarda di Sant’Albano di Stura rappresenta uno dei siti archeologici più significativi del periodo longobardo in Italia. Situata nel comune di Sant’Albano Stura, nella provincia di Cuneo, questa necropoli offre una finestra preziosa sulla cultura e sulle pratiche funerarie dei Longobardi, un popolo germanico che dominò gran parte della penisola italiana tra il VI e l’VIII secolo.

Si tratta di un tesoro archeologico di inestimabile valore dato che  arricchisce la nostra comprensione della storia dei Longobardi in Italia, ma ci offre anche una finestra sulla complessità e la ricchezza culturale di una delle epoche più affascinanti del nostro passato. La sua conservazione e valorizzazione continuano a essere di fondamentale importanza per preservare questo patrimonio per le future generazioni.

La necropoli è stata scoperta casualmente nel 1929 durante lavori agricoli. La scoperta di reperti metallici e resti umani ha subito attirato l’attenzione degli archeologi, portando a una serie di scavi sistematici nel corso degli anni. Gli scavi più intensivi si sono svolti tra gli anni ’60 e ’70, rivelando una grande quantità di tombe e oggetti funerari.

La necropoli di Sant’Albano di Stura si estende su una vasta area e comprende diverse decine di tombe. Le sepolture sono prevalentemente a inumazione, con corpi disposti in posizione supina, spesso orientati in direzione est-ovest, un orientamento tipico delle pratiche cristiane dell’epoca. Le tombe variano notevolmente per dimensioni e complessità, riflettendo probabilmente le diverse condizioni sociali ed economiche dei defunti.

Uno degli aspetti più affascinanti della necropoli è rappresentato dai ricchi corredi funerari rinvenuti nelle tombe. Questi includono armi, gioielli, fibule, utensili domestici e oggetti personali, molti dei quali decorati con elaborate incisioni e intarsi. I reperti metallici, come spade, lance, scudi e punte di freccia, testimoniano la cultura guerriera dei Longobardi, mentre i gioielli e gli accessori personali offrono uno spaccato della loro arte e del loro artigianato.

La necropoli di Sant’Albano di Stura non è solo una fonte di informazioni sulle pratiche funerarie dei Longobardi, ma anche un importante indicatore delle dinamiche sociali, economiche e culturali dell’epoca. Gli oggetti rinvenuti suggeriscono una società complessa, con un’economia basata sia sull’agricoltura che sul commercio, e influenze culturali che vanno oltre i confini del regno longobardo.

Negli ultimi decenni, la necropoli di Sant’Albano di Stura è stata oggetto di sforzi significativi per la sua conservazione e valorizzazione. I reperti più significativi sono stati restaurati e sono ora esposti in musei locali, offrendo al pubblico la possibilità di ammirare questi tesori storici. Inoltre, il sito stesso è stato dotato di strutture informative e percorsi guidati per i visitatori, promuovendo la conoscenza e l’apprezzamento del patrimonio longobardo.

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