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Natura

L’imponente castagno di Oriomosso diventa protagonista: Chiedilo a un castagno

Secondo appuntamento del progetto “Chiedilo a un castagno” dell’Associazione Biellese del Castagno “Ji maron ëd l’arbo” nel ventennale della sua fondazione. Il progetto gode del contributo del bando Cultura+ della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Protagonisti della giornata di venerdì 6 dicembre due “grandi”: un castagno potente arroccato nell’abitato di Oriomosso e l’agronomo e fitoiatra di fama internazionale Daniele Zanzi, che di questo castagno farà simbolicamente l’adozione culturale.

Primo appuntamento la mattina alla scuola media “Dante Alighieri” di Vigliano per un incontro con i ragazzi sul tema degli alberi e della loro cura. L’associazione Biellese del Castagno proporrà un laboratorio sul legno di castagno, un altro sulle castagne e offrirà una piccola merenda con i biscotti di farina di castagne gentilmente messi a disposizione dal Biscottificio Cervo. Alle 14,30 a Oriomosso l’incontro, aperto a chiunque voglia unirsi, di Daniele Zanzi con il grande castagno detto “della disobbedienza”. Il nome deriva dal fatto che anni fa doveva essere abbattuto per allargare la strada, ma i proprietari e una rete di amici degli alberi monumentali biellesi si sono opposti, salvando così un esemplare di castagno di straordinaria forza espressiva o, come dice Zanzi, di “speciale espressività corporea”.

Proprio in omaggio alla “fisicità” di quest’albero la sera di giovedì 5 dicembre alle ore 17,00 la lezione del corso di danza-creativa terapia dell’Università Popolare Biellese a Cascina Oremo sarà dedicata all’interpretazione del castagno con i movimenti armoniosi del corpo. Per l’occasione la lezione di Lucrezia Ravagnan sarà aperta a tutti gli iscritti all’Università Popolare Biellese.

In ogni caso venerdì 6 dicembre scendendo da Oriomosso attorno alle ore 16,00, gli intervenuti e coloro che vorranno ascoltare e fare domande a Daniele Zanzi potranno condividere una “merenda da agronomi” presso il caseificio-ristoro Mazzuchetti di Sagliano Micca. Sono invitati gli agronomi e i forestali biellesi per uno scambio informale tra addetti ai lavori sulla cura degli alberi, ma la merenda è aperta a tutti. Perché, dice l’agronomo Alfredo Sunder, vicepresidente dell’Associazione Biellese del Castagno, gli alberi sono un patrimonio che riguarda tutti e la loro conoscenza, la salvaguarda dei “patriarchi”, le problematiche nella gestione, le emergenze dovute ai mutamenti climatici non possono lasciare indifferenti. Sarà d’accordo anche Riccardo Mazzuchetti, il padrone di casa che ospita per questa merenda: ha scelto di mettere la sua laurea al servizio della valorizzazione del territorio e, dice, non si può immaginare il Biellese senza i castagni.


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