I Vini del Piemonte DOGC
I DOCG sono vini con particolare pregio qualitativo ottenuti da uve coltivate in una zona viticola geografica definita. Può essere richiesto il riconoscimento a DOCG per quei vini che sono già stati riconosciuti DOC da almeno 10 anni ed hanno notorietà internazionale.
DOCG è la menzione specifica tradizionale utilizzata dall’Italia per designare i prodotti vitivinicoli DOP, come regolamentati dalla Comunità europea. Per denominazione di origine protetta (DOP) dei vini si intende il prodotto ottenuto dalle uve coltivate in una zona viticola particolarmente vocata il cui nome viene utilizzato per designare un prodotto rinomato e di qualità. Le caratteristiche di questi vini sono strettamente connesse con l’ambiente naturale in cui nascono e vengono normate e definite nei disciplinari di produzione.
La Regione Piemonte vanta 17 vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita
L’Alta Langa Docg, bianco o rosato, è un vino spumante metodo classico di altissimo pregio, prodotto attraverso la tecnica della rifermentazione in bottiglia, da uve chardonnay e pinot nero coltivate in vigne a oltre 250 metri sul livello del mare, nella zona collinare a destra del fiume Tanaro compresa tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo. L’Alta Langa è uno spumante che può essere esclusivamente millesimato; per questo motivo si produce soltanto nelle grandi annate.
SCHEDA TECNICA:
Alta Langa Spumante Rosato Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 21 febbraio 2011
Vitigno: Pinot Nero e/o Chardonnay dal 90% al 100%; per l’eventuale 10% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosato più o meno intenso.
Odore: fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia.
Sapore: sapido, fine ed armonico.
Spuma: fine e persistente.
Invecchiamento: minimo 30 mesi; 36 mesi per i vini con menzione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 11,50% vol.
L’Alta Langa Docg, bianco o rosato, è un vino spumante metodo classico di altissimo pregio, prodotto attraverso la tecnica della rifermentazione in bottiglia, da uve chardonnay e pinot nero coltivate in vigne a oltre 250 metri sul livello del mare, nella zona collinare a destra del fiume Tanaro compresa tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo. L’Alta Langa è uno spumante che può essere esclusivamente millesimato; per questo motivo si produce soltanto nelle grandi annate.
SCHEDA TECNICA:
Alta Langa Spumante Rosato Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 21 febbraio 2011
Vitigno: Pinot Nero e/o Chardonnay dal 90% al 100%; per l’eventuale 10% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosato più o meno intenso.
Odore: fragrante, complesso, caratteristico della rifermentazione in bottiglia.
Sapore: sapido, fine ed armonico.
Spuma: fine e persistente.
Invecchiamento: minimo 30 mesi; 36 mesi per i vini con menzione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 11,50% vol.
Prodotto esclusivamente dalle uve Moscato coltivate in 52 comuni situati nell’area meridionale del Piemonte, l’Asti è disponibile nella versione Asti Dolce Docg, versione spumantizzata del Moscato d’Asti (con cui condivide il disciplinare di produzione), e nella versione Asti Secco Docg, che ha debuttato nel novembre 2017 al termine di un progetto di ricerca che si è avvalso delle migliori professionalità e competenze tecniche per la valorizzazione di quest’uva unica, presente inel territorio delle Langhe e del Monferrato fin dal 1200.
SCHEDA TECNICA:
Asti Dolce Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: da paglierino a dorato.
Odore: caratteristico, spiccato, delicato.
Sapore: aromatico, caratteristico, delicatamente dolce, equilibrato.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 6% vol.
Asti Secco Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: da paglierino a dorato assai tenue
Odore: fragrante, floreale con sentori di tiglio e acacia.
Sapore: delicatamente secco, aromatico, equilibrato.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 11,50%.
Prodotto esclusivamente dalle uve Moscato coltivate in 52 comuni situati nell’area meridionale del Piemonte, l’Asti è disponibile nella versione Asti Dolce Docg, versione spumantizzata del Moscato d’Asti (con cui condivide il disciplinare di produzione), e nella versione Asti Secco Docg, che ha debuttato nel novembre 2017 al termine di un progetto di ricerca che si è avvalso delle migliori professionalità e competenze tecniche per la valorizzazione di quest’uva unica, presente inel territorio delle Langhe e del Monferrato fin dal 1200.
SCHEDA TECNICA:
Asti Dolce Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: da paglierino a dorato.
Odore: caratteristico, spiccato, delicato.
Sapore: aromatico, caratteristico, delicatamente dolce, equilibrato.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 6% vol.
Asti Secco Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: da paglierino a dorato assai tenue
Odore: fragrante, floreale con sentori di tiglio e acacia.
Sapore: delicatamente secco, aromatico, equilibrato.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 11,50%.
Citato da Tito Livio nella “Storia Romana”, questo vino rosso dalle origini antiche fu riportato in auge a fine ottocento dal professor Domizio Cavazza, direttore della Scuola Enologica di Alba. E’ prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo coltivate nelle Langhe, più precisamente nei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e nella frazione San Rocco Seno d’Elvio del comune di Alba. Nel suo disciplinare di produzione è contenuto l’elenco delle 66 Menzioni Geografiche Aggiuntive riconosciute, cioè l’indicazione dell’area produttiva selezionata in base alla composizione del terreno, la posizione e l’esposizione del vigneto.
SCHEDA TECNICA:
Barbaresco Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 16 aprile 2010.
Vitigno: Nebbiolo 100%.
Colore: rosso granato.
Odore: intenso e caratteristico.
Sapore: asciutto, pieno, armonico.
Invecchiamento: almeno due anni, di cui uno in botti di rovere e uno in bottiglia; dopo quattro può definirsi Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Citato da Tito Livio nella “Storia Romana”, questo vino rosso dalle origini antiche fu riportato in auge a fine ottocento dal professor Domizio Cavazza, direttore della Scuola Enologica di Alba. E’ prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo coltivate nelle Langhe, più precisamente nei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso e nella frazione San Rocco Seno d’Elvio del comune di Alba. Nel suo disciplinare di produzione è contenuto l’elenco delle 66 Menzioni Geografiche Aggiuntive riconosciute, cioè l’indicazione dell’area produttiva selezionata in base alla composizione del terreno, la posizione e l’esposizione del vigneto.
SCHEDA TECNICA:
Barbaresco Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 16 aprile 2010.
Vitigno: Nebbiolo 100%.
Colore: rosso granato.
Odore: intenso e caratteristico.
Sapore: asciutto, pieno, armonico.
Invecchiamento: almeno due anni, di cui uno in botti di rovere e uno in bottiglia; dopo quattro può definirsi Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Uno dei vitigni più diffusi del Piemonte trova la sua espressione più alta nella Barbera d’Asti Docg, vino rosso prodotto da uve Barbera coltivate in 116 comuni della provincia di Asti e 51 comuni della provincia di Alessandria, in purezza o con l’aggiunta di altri vitigni non aromatici a bacca rossa. Da uve particolarmente selezionate si ottiene la Barbera d’Asti Docg Superiore, il cui disciplinare di produzione prevede l’affinamento in botti di rovere. All’interno di questa tipologia il disciplinare individua diverse sottozone specifiche: “Tinella” e “Colli Astiani”. A partire dalla vendemmia 2014 il sottozona "Nizza" ha ottenuto una propria denominazione come Nizza Docg.
SCHEDA TECNICA:
Barbera d'Asti Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 4 mesi.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Barbera d’Asti Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Barbera d’Asti Superiore Nizza Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 18 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Barbera d’Asti Superiore Tinella Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Barbera d’Asti Superiore Colli Astiani o Astiano Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Uno dei vitigni più diffusi del Piemonte trova la sua espressione più alta nella Barbera d’Asti Docg, vino rosso prodotto da uve Barbera coltivate in 116 comuni della provincia di Asti e 51 comuni della provincia di Alessandria, in purezza o con l’aggiunta di altri vitigni non aromatici a bacca rossa. Da uve particolarmente selezionate si ottiene la Barbera d’Asti Docg Superiore, il cui disciplinare di produzione prevede l’affinamento in botti di rovere. All’interno di questa tipologia il disciplinare individua diverse sottozone specifiche: “Tinella” e “Colli Astiani”. A partire dalla vendemmia 2014 il sottozona "Nizza" ha ottenuto una propria denominazione come Nizza Docg.
SCHEDA TECNICA:
Barbera d'Asti Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 4 mesi.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Barbera d’Asti Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Barbera d’Asti Superiore Nizza Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 18 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Barbera d’Asti Superiore Tinella Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Barbera d’Asti Superiore Colli Astiani o Astiano Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Barbera dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere le uve provenienti da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Citata alla fine del Settecento come Vitis vinifera Montisferratensis nel trattato di ampelografia del Conte Nuvolone (1798), questo vitigno dà vita ad un vino rosso, la Barbera del Monferrato, oggi prodotto in circa 250 comuni del Basso e Alto Monferrato, in un territorio compreso tra la provincia di Asti e di Alessandria. Dai grappoli migliori e più maturi si ottiene la tipologia Superiore, il cui disciplinare di produzione prevede un invecchiamento minimo di un anno, di cui sei mesi in botti di legno.
SCHEDA TECNICA:
Barbera del Monferrato Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 27 giugno 2008.
Vitigno: Barbera dal 85% al 100%; Dolcetto, Freisa e Grignolino da soli o congiuntamente per il restante 15%.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Citata alla fine del Settecento come Vitis vinifera Montisferratensis nel trattato di ampelografia del Conte Nuvolone (1798), questo vitigno dà vita ad un vino rosso, la Barbera del Monferrato, oggi prodotto in circa 250 comuni del Basso e Alto Monferrato, in un territorio compreso tra la provincia di Asti e di Alessandria. Dai grappoli migliori e più maturi si ottiene la tipologia Superiore, il cui disciplinare di produzione prevede un invecchiamento minimo di un anno, di cui sei mesi in botti di legno.
SCHEDA TECNICA:
Barbera del Monferrato Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 27 giugno 2008.
Vitigno: Barbera dal 85% al 100%; Dolcetto, Freisa e Grignolino da soli o congiuntamente per il restante 15%.
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, tendente all’etereo con l’invecchiamento.
Sapore: asciutto, tranquillo, di corpo, con adeguato invecchiamento più armonico, gradevole, di gusto pieno.
Invecchiamento: minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Nato intorno alla metà dell’Ottocento per iniziativa della marchesa Giulia Colbert Falletti e del conte Camillo Benso di Cavour, il Barolo entrò presto alla corte dei Savoia e nelle corti di tutta Europa, tanto da essere soprannominato “il re dei vini, il vino dei re”. Oggi conosciuto in tutto il mondo, è un vino rosso da meditazione, prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo coltivate in 11 comuni situati nella cosiddetta Langa del Barolo. Come il Barbaresco può riportare in etichetta una delle 181 Menzioni Geografiche Aggiuntive, cioè l’indicazione dell’area produttiva selezionata in base alla composizione del terreno, la posizione e l’esposizione del vigneto, individuate dall’apposito disciplinare di produzione.
SCHEDA TECNICA:
Barolo Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 30 settembre 2010.
Vitigno: Nebbiolo 100%.
Colore: rosso granato.
Odore: intenso e caratteristico.
Sapore: asciutto, pieno, armonico.
Invecchiamento: almeno tre anni, di cui uno e mezzo in legno di rovere; dopo cinque può fregiarsi dell’appellazione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Nato intorno alla metà dell’Ottocento per iniziativa della marchesa Giulia Colbert Falletti e del conte Camillo Benso di Cavour, il Barolo entrò presto alla corte dei Savoia e nelle corti di tutta Europa, tanto da essere soprannominato “il re dei vini, il vino dei re”. Oggi conosciuto in tutto il mondo, è un vino rosso da meditazione, prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo coltivate in 11 comuni situati nella cosiddetta Langa del Barolo. Come il Barbaresco può riportare in etichetta una delle 181 Menzioni Geografiche Aggiuntive, cioè l’indicazione dell’area produttiva selezionata in base alla composizione del terreno, la posizione e l’esposizione del vigneto, individuate dall’apposito disciplinare di produzione.
SCHEDA TECNICA:
Barolo Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 30 settembre 2010.
Vitigno: Nebbiolo 100%.
Colore: rosso granato.
Odore: intenso e caratteristico.
Sapore: asciutto, pieno, armonico.
Invecchiamento: almeno tre anni, di cui uno e mezzo in legno di rovere; dopo cinque può fregiarsi dell’appellazione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Già rinomata stazione termale romana, la città della bollente, Acqui Terme, dà il nome a questo vino rosso dolce, ottenuto da uve Brachetto coltivate in 26 Comuni situati tra il Sud dell’Astigiano e l’Alessandrino, soprattutto nell’Acquese. Prodotto nelle tipologie fermo, spumante e passito, questo vino era noto già al tempo dei Romani con il nome di Vinum Acquense, soprattutto per le sue presunte proprietà afrodisiache.
SCHEDA TECNICA:
Brachetto d’Acqui o Acqui Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità e tendente a granato chiaro o rosato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato, caratteristico.
Sapore: dolce, morbido, delicato.
Gradazione alcolica minima: 5,50% – 7% vol.
Brachetto d’Acqui Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità e tendente a granato chiaro o rosato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato.
Sapore: dolce, morbido, delicato, caratteristico.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 5,50% – 7% vol.
Brachetto d’Acqui passito Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità talvolta tendente al granato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato, caratteristico del vitigno, talvolta con sentori di legno.
Sapore: dolce, armonico, vellutato, talvolta con sentore di legno.
Gradazione alcolica minima: 15,50% vol.
Già rinomata stazione termale romana, la città della bollente, Acqui Terme, dà il nome a questo vino rosso dolce, ottenuto da uve Brachetto coltivate in 26 Comuni situati tra il Sud dell’Astigiano e l’Alessandrino, soprattutto nell’Acquese. Prodotto nelle tipologie fermo, spumante e passito, questo vino era noto già al tempo dei Romani con il nome di Vinum Acquense, soprattutto per le sue presunte proprietà afrodisiache.
SCHEDA TECNICA:
Brachetto d’Acqui o Acqui Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità e tendente a granato chiaro o rosato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato, caratteristico.
Sapore: dolce, morbido, delicato.
Gradazione alcolica minima: 5,50% – 7% vol.
Brachetto d’Acqui Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità e tendente a granato chiaro o rosato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato.
Sapore: dolce, morbido, delicato, caratteristico.
Spuma: fine, persistente.
Gradazione alcolica minima: 5,50% – 7% vol.
Brachetto d’Acqui passito Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 28 febbraio 2011.
Vitigno: Brachetto dal 97% al 100%. Per l’eventuale restante 3% possono concorrere le uve provenienti dai vitigni raccomandati e/o autorizzati.
Colore: rosso rubino di media intensità talvolta tendente al granato.
Odore: aroma muschiato, molto delicato, caratteristico del vitigno, talvolta con sentori di legno.
Sapore: dolce, armonico, vellutato, talvolta con sentore di legno.
Gradazione alcolica minima: 15,50% vol.
Il Dogliani, tipologia Superiore del vino ottenuto da uve Dolcetto coltivate in 9 comuni della Langa Doglianese, in provincia di Cuneo, è un vino rosso di corpo, caldo e vellutato. Il riconoscimento della nuova DOCG Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani avvenuto nell’aprile del 2011 ha accorpato la denominazione già esistente di Dogliani Superiore Docg, e le Doc Dolcetto di Dogliani e Dolcetto delle Langhe Monregalesi. La storia di questo vino è legata alla figura di Luigi Einaudi, giovane viticoltore e futuro presidente della repubblica Italiana, che all’inizio del Novecento ha saputo ridare impulso alla coltivazione del dolcetto in questi territori.
SCHEDA TECNICA:
Dogliani Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 4 aprile 2011.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Dogliani Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 4 aprile 2011.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Invecchiamento: minimo 12 mesi.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Il Dogliani, tipologia Superiore del vino ottenuto da uve Dolcetto coltivate in 9 comuni della Langa Doglianese, in provincia di Cuneo, è un vino rosso di corpo, caldo e vellutato. Il riconoscimento della nuova DOCG Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani avvenuto nell’aprile del 2011 ha accorpato la denominazione già esistente di Dogliani Superiore Docg, e le Doc Dolcetto di Dogliani e Dolcetto delle Langhe Monregalesi. La storia di questo vino è legata alla figura di Luigi Einaudi, giovane viticoltore e futuro presidente della repubblica Italiana, che all’inizio del Novecento ha saputo ridare impulso alla coltivazione del dolcetto in questi territori.
SCHEDA TECNICA:
Dogliani Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 4 aprile 2011.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Dogliani Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 4 aprile 2011.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Invecchiamento: minimo 12 mesi.
Gradazione alcolica minima: 13% vol.
Ottenuto da uve Dolcetto coltivate esclusivamente sulle colline del comune di Diano d’Alba, a circa 500 metri sul livello del mare, questo vino rosso viene prodotto anche nella versione Superiore, che richiede un invecchiamento minimo di circa un anno. Il disciplinare di produzione prevede il riconoscimento di 77 Menzioni Geografiche Aggiuntive, che nel caso specifico del Dolcetto di Diano d’Alba vengono chiamate “sorì”, in dialetto Piemontese “luogo assolato, luogo ben esposto”.
SCHEDA TECNICA:
SCHEDA TECNICA:
Dolcetto di Diano d’Alba Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 2 agosto 2010.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico, con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 2 agosto 2010.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico, con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Invecchiamento: almeno 10 mesi.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Ottenuto da uve Dolcetto coltivate esclusivamente sulle colline del comune di Diano d’Alba, a circa 500 metri sul livello del mare, questo vino rosso viene prodotto anche nella versione Superiore, che richiede un invecchiamento minimo di circa un anno. Il disciplinare di produzione prevede il riconoscimento di 77 Menzioni Geografiche Aggiuntive, che nel caso specifico del Dolcetto di Diano d’Alba vengono chiamate “sorì”, in dialetto Piemontese “luogo assolato, luogo ben esposto”.
SCHEDA TECNICA:
SCHEDA TECNICA:
Dolcetto di Diano d’Alba Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 2 agosto 2010.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico, con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Gradazione alcolica minima: 12% vol.
Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 2 agosto 2010.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino.
Odore: fruttato e caratteristico, con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, ammandorlato, armonico.
Invecchiamento: almeno 10 mesi.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Diverse testimonianze storiche fanno risalire l’origine del vitigno dolcetto alla zona del Monferrato. In particolare esclusivamente dalle uve Dolcetto coltivate in 11 comuni della provincia di Alessandria, nella zona dell’Ovadese, si ottiene questo singolare vino rosso, prodotto nelle varianti Ovada, Ovada Riserva, Ovada Vigna e Ovada Vigna Riserva. La dicitura Riserva può essere applicata soltanto nel caso di un invecchiamento di almeno 24 mesi.
SCHEDA TECNICA:
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2008.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino tendente al granato.
Odore: vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno.
Sapore: asciutto, con sentore mandorlato e/o sentore di frutta.
Invecchiamento: minimo 12 mesi; 24 mesi per la tipologia Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Diverse testimonianze storiche fanno risalire l’origine del vitigno dolcetto alla zona del Monferrato. In particolare esclusivamente dalle uve Dolcetto coltivate in 11 comuni della provincia di Alessandria, nella zona dell’Ovadese, si ottiene questo singolare vino rosso, prodotto nelle varianti Ovada, Ovada Riserva, Ovada Vigna e Ovada Vigna Riserva. La dicitura Riserva può essere applicata soltanto nel caso di un invecchiamento di almeno 24 mesi.
SCHEDA TECNICA:
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2008.
Vitigno: Dolcetto 100%
Colore: rosso rubino tendente al granato.
Odore: vinoso, talvolta etereo, caratteristico, talvolta con sentore di legno.
Sapore: asciutto, con sentore mandorlato e/o sentore di frutta.
Invecchiamento: minimo 12 mesi; 24 mesi per la tipologia Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Il nome di questo vino, noto agli appassionati di vini bianchi, è legato alla leggenda della principessa Gavia, figlia di Clodomiro re dei Franchi, sposatasi in segreto contro il parere della corte e stabilitasi a Gavi per sfuggire alle truppe del re. Alla sua bellezza e cortesia si deve il nome del vitigno che dà origine a questo vino, prodotto con uve Cortese coltivate in 11 comuni appartenenti a una delimitata regione dell’Alessandrino. Citato per la prima volta in una lettera al marchese Doria del 1659, il Gavi Docg viene prodotto in diverse tipologie, tra cui Gavi o Cortese di Gavi Tranquillo, Frizzante, Spumante, Riserva e Riserva spumante metodo classico. Per le tipologie Tranquillo, Frizzante, Spumante, è consentito l'uso di indicazioni geografiche e toponomastiche aggiuntive che facciano riferimento ai comuni e alle frazioni dalle quali effettivamente provengono le uve.
SCHEDA TECNICA:
Gavi Tranquillo Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: caratteristico, delicato.
Sapore: secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Frizzante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Spuma: fine e persistente.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Riserva Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Invecchiamento: minimo 12 mesi.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Gavi Riserva Spumante Metodo Classico Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Spuma: fine e persistente.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui 18 di permanenza sui lieviti in bottiglia.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Il nome di questo vino, noto agli appassionati di vini bianchi, è legato alla leggenda della principessa Gavia, figlia di Clodomiro re dei Franchi, sposatasi in segreto contro il parere della corte e stabilitasi a Gavi per sfuggire alle truppe del re. Alla sua bellezza e cortesia si deve il nome del vitigno che dà origine a questo vino, prodotto con uve Cortese coltivate in 11 comuni appartenenti a una delimitata regione dell’Alessandrino. Citato per la prima volta in una lettera al marchese Doria del 1659, il Gavi Docg viene prodotto in diverse tipologie, tra cui Gavi o Cortese di Gavi Tranquillo, Frizzante, Spumante, Riserva e Riserva spumante metodo classico. Per le tipologie Tranquillo, Frizzante, Spumante, è consentito l'uso di indicazioni geografiche e toponomastiche aggiuntive che facciano riferimento ai comuni e alle frazioni dalle quali effettivamente provengono le uve.
SCHEDA TECNICA:
Gavi Tranquillo Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: caratteristico, delicato.
Sapore: secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Frizzante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: secco, gradevole, di gusto fresco ed armonico.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Spuma: fine e persistente.
Gradazione alcolica minima: 10,50% vol.
Gavi Riserva Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Invecchiamento: minimo 12 mesi.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Gavi Riserva Spumante Metodo Classico Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 24 ottobre 2010.
Vitigno: Cortese 100%.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: fine, caratteristico, delicato.
Sapore: armonico, secco, gradevole.
Spuma: fine e persistente.
Invecchiamento: minimo 24 mesi, di cui 18 di permanenza sui lieviti in bottiglia.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Il Moscato d’Asti e la sua versione spumantizzata, L’Asti Dolce Docg, sono oggi tra i vini dolci più conosciuti al mondo. Entrambi i vini, che condividono lo stesso disciplinare di produzione insieme alla versione spumantizzata secca, Asti Secco Docg, vengono prodotti esclusivamente da uve Moscato, coltivate in 52 comuni situati nell’area meridionale del Piemonte, più precisamente nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Documenti storici attestano la produzione del Moscato nel territorio del Monferrato e delle Langhe fin dal 1200.
SCHEDA TECNICA:
Moscato d'Asti Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: paglierino più o meno intenso.
Odore: caratteristico, fragrante.
Sapore: dolce, aromatico, caratteristico, talvolta vivace o frizzante.
Gradazione alcolica minima: 5% vol.
Il Moscato d’Asti e la sua versione spumantizzata, L’Asti Dolce Docg, sono oggi tra i vini dolci più conosciuti al mondo. Entrambi i vini, che condividono lo stesso disciplinare di produzione insieme alla versione spumantizzata secca, Asti Secco Docg, vengono prodotti esclusivamente da uve Moscato, coltivate in 52 comuni situati nell’area meridionale del Piemonte, più precisamente nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo. Documenti storici attestano la produzione del Moscato nel territorio del Monferrato e delle Langhe fin dal 1200.
SCHEDA TECNICA:
Moscato d'Asti Docg
Disciplinare di Produzione: D.M. 29 novembre 1993.
Vitigno: Moscato Bianco 100%.
Limpidezza: brillante.
Colore: paglierino più o meno intenso.
Odore: caratteristico, fragrante.
Sapore: dolce, aromatico, caratteristico, talvolta vivace o frizzante.
Gradazione alcolica minima: 5% vol.
Vino rosso prodotto esclusivamente con uve Barbera selezionate coltivate in 18 comuni dell’astigiano nei dintorni di Nizza Monferrato, il Nizza viene riconosciuto nel 2002 come “sottozona” della Barbera d’Asti Docg per poi ottenere nel 2014 una denominazione propria, che racchiude nel suo nome tutta la tradizione e la cultura del territorio in cui nasce.
L’alta qualità del Nizza Docg è garantita non soltanto dal rigido disciplinare di produzione che delimita l’area di produzione e stabilisce vincoli specifici in materia di coltivazione e vinificazione, ma anche dal codice etico adottato dai suoi produttori. Il disciplinare di produzione stabilisce un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi, di cui almeno 6 in legno, mentre la tipologia “Riserva” prevede un invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui 12 in legno. È inoltre possibile aggiungere la menzione “Vigna”.
SCHEDA TECNICA:
Nizza Docg (anche “Vigna”)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010 modificato con Decreto 19 novembre 2014)
Vitigno: 100% Barbera
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 18 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13,00% vol.; 13,50% vol. per la menzione “vigna”.
Nizza Docg Riserva (anche “Vigna”)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010 modificato con Decreto 19 novembre 2014)
Vitigno: 100% Barbera
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 30 mesi, di cui almeno 12 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13,00% vol.; 13,50% vol. per la menzione “vigna”.
Vino rosso prodotto esclusivamente con uve Barbera selezionate coltivate in 18 comuni dell’astigiano nei dintorni di Nizza Monferrato, il Nizza viene riconosciuto nel 2002 come “sottozona” della Barbera d’Asti Docg per poi ottenere nel 2014 una denominazione propria, che racchiude nel suo nome tutta la tradizione e la cultura del territorio in cui nasce.
L’alta qualità del Nizza Docg è garantita non soltanto dal rigido disciplinare di produzione che delimita l’area di produzione e stabilisce vincoli specifici in materia di coltivazione e vinificazione, ma anche dal codice etico adottato dai suoi produttori. Il disciplinare di produzione stabilisce un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi, di cui almeno 6 in legno, mentre la tipologia “Riserva” prevede un invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui 12 in legno. È inoltre possibile aggiungere la menzione “Vigna”.
SCHEDA TECNICA:
Nizza Docg (anche “Vigna”)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010 modificato con Decreto 19 novembre 2014)
Vitigno: 100% Barbera
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 18 mesi, di cui almeno 6 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13,00% vol.; 13,50% vol. per la menzione “vigna”.
Nizza Docg Riserva (anche “Vigna”)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010 modificato con Decreto 19 novembre 2014)
Vitigno: 100% Barbera
Colore: rosso rubino tendente al rosso granato con l’invecchiamento.
Odore: intenso e caratteristico, etereo.
Sapore: secco, corposo, armonico e rotondo.
Invecchiamento: minimo 30 mesi, di cui almeno 12 in legno.
Gradazione alcolica minima: 13,00% vol.; 13,50% vol. per la menzione “vigna”.
Prodotto anche nella versione Spumante, questo vino bianco aromatico è ottenuto uve Arneis coltivate nella regione del Roero, sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, citate per la prima volta in un documento storico ufficiale risalente addirittura al 1478, a dimostrare il radicato legame di questo vitigno con il territorio. Secondo la tradizione popolare con il termine “arneis” in dialetto Piemontese si indica solitamente un individuo estroverso e originale, ma anche un po’ ribelle.
SCHEDA TECNICA:
SCHEDA TECNICA:
Roero Arneis Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Arneis dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: giallo paglierino.
Odore: delicato, fresco e con eventuale sentore di legno.
Sapore: elegante, armonico ed eventualmente tannico.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Roero Arneis Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Arneis dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: delicato, fruttato fresco e con eventuali sentori che possono ricordare il lievito, la crosta di pane e la vaniglia.
Sapore: da brut naturale a dolce, elegante e armonico.
Spuma: fine e persistente.
Gradazione alcolica minima: 11,50% vol.
Prodotto anche nella versione Spumante, questo vino bianco aromatico è ottenuto uve Arneis coltivate nella regione del Roero, sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, citate per la prima volta in un documento storico ufficiale risalente addirittura al 1478, a dimostrare il radicato legame di questo vitigno con il territorio. Secondo la tradizione popolare con il termine “arneis” in dialetto Piemontese si indica solitamente un individuo estroverso e originale, ma anche un po’ ribelle.
SCHEDA TECNICA:
SCHEDA TECNICA:
Roero Arneis Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Arneis dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: giallo paglierino.
Odore: delicato, fresco e con eventuale sentore di legno.
Sapore: elegante, armonico ed eventualmente tannico.
Gradazione alcolica minima: 11% vol.
Roero Arneis Spumante Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Arneis dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: delicato, fruttato fresco e con eventuali sentori che possono ricordare il lievito, la crosta di pane e la vaniglia.
Sapore: da brut naturale a dolce, elegante e armonico.
Spuma: fine e persistente.
Gradazione alcolica minima: 11,50% vol.
Documenti storici attestano la coltivazione di uve Nebbiolo nel territorio del Roero fin dal lontano 1303. Il disciplinare di produzione di questo vino rosso prevede che la denominazione Roero Docg sia riservata ai vini prodotti da uve Nebbiolo in misura pari almeno al 95%, coltivate in 19 comuni in provincia di Cuneo facenti parte dell’omonima regione collinare situata sulla sinistra orografica del fiume Tanaro; mentre per il restante 5% possono concorrere altri vitigni a bacca nera non aromatici, tra quelli raccomandati o autorizzati. Nella quasi totalità dei casi, però, il Roero è un vino ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, come nel caso di Barolo e Barbaresco.
SCHEDA TECNICA:
Roero Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Nebbiolo dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino o granato.
Odore: fruttato, caratteristico e con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, di buon corpo, armonico ed eventualmente tannico.
Invecchiamento: minimo 20 mesi, di cui almeno 6 in legno; 32 mesi, di cui 6 in legno per i vini con menzione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Documenti storici attestano la coltivazione di uve Nebbiolo nel territorio del Roero fin dal lontano 1303. Il disciplinare di produzione di questo vino rosso prevede che la denominazione Roero Docg sia riservata ai vini prodotti da uve Nebbiolo in misura pari almeno al 95%, coltivate in 19 comuni in provincia di Cuneo facenti parte dell’omonima regione collinare situata sulla sinistra orografica del fiume Tanaro; mentre per il restante 5% possono concorrere altri vitigni a bacca nera non aromatici, tra quelli raccomandati o autorizzati. Nella quasi totalità dei casi, però, il Roero è un vino ottenuto da uve Nebbiolo in purezza, come nel caso di Barolo e Barbaresco.
SCHEDA TECNICA:
Roero Docg (anche Riserva)
Disciplinare di produzione: D.M. 17 settembre 2010.
Vitigno: Nebbiolo dal 95 al 100%. Per il restante 5% possono concorrere uve da vitigni raccomandati e/o autorizzati, non aromatici.
Colore: rosso rubino o granato.
Odore: fruttato, caratteristico e con eventuale sentore di legno.
Sapore: asciutto, di buon corpo, armonico ed eventualmente tannico.
Invecchiamento: minimo 20 mesi, di cui almeno 6 in legno; 32 mesi, di cui 6 in legno per i vini con menzione Riserva.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Da sempre considerato il vino delle occasioni importanti da condividere in famiglia, in realtà non si conoscono le origini storiche dell’omonimo vitigno, le cui scarse notizie sono giunte fino a noi soltanto grazie alla tradizione orale. Questo caratteristico vino rosso pregiato, conosciuto sia in Italia che all’estero, viene prodotto da uve Ruché coltivate in 7 comuni della provincia di Asti, tra cui Castagnole Monferrato da cui prende il nome, con eventuale aggiunta di Barbera o Brachetto.
SCHEDA TECNICA:
Ruché di Castagnole Monferrato Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 8 ottobre 2010.
Vitigno: Ruché dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere uve Barbera o Brachetto.
Colore: rosso rubino con leggeri riflessi violacei, talvolta tendenti all’aranciato.
Odore: intenso, persistente, leggermente aromatico, fruttato, talvolta speziato con l’invecchiamento.
Sapore: secco, rotondo, armonico, talvolta leggermente tannico, di medio corpo e con leggero retrogusto aromatico, talvolta con sentori di legno.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
Da sempre considerato il vino delle occasioni importanti da condividere in famiglia, in realtà non si conoscono le origini storiche dell’omonimo vitigno, le cui scarse notizie sono giunte fino a noi soltanto grazie alla tradizione orale. Questo caratteristico vino rosso pregiato, conosciuto sia in Italia che all’estero, viene prodotto da uve Ruché coltivate in 7 comuni della provincia di Asti, tra cui Castagnole Monferrato da cui prende il nome, con eventuale aggiunta di Barbera o Brachetto.
SCHEDA TECNICA:
Ruché di Castagnole Monferrato Docg
Disciplinare di produzione: D.M. 8 ottobre 2010.
Vitigno: Ruché dal 90% al 100%; per l’eventuale restante 10% possono concorrere uve Barbera o Brachetto.
Colore: rosso rubino con leggeri riflessi violacei, talvolta tendenti all’aranciato.
Odore: intenso, persistente, leggermente aromatico, fruttato, talvolta speziato con l’invecchiamento.
Sapore: secco, rotondo, armonico, talvolta leggermente tannico, di medio corpo e con leggero retrogusto aromatico, talvolta con sentori di legno.
Gradazione alcolica minima: 12,50% vol.
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